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Rolando Lane

finanza e mercati

RIUNIONE FEDERAL RESERVE

 

 

La riunione della Federal Reserve del 2/3 maggio si è conclusa con la decisione unanime e in linea con le attese di consensus di lasciare invariato l’intervallo relativo al tasso ufficiale allo 0,75-1,0%, dopo l’aumento da 25 punti base realizzato nel meeting di marzo.

La Fed ribadisce come l’orientamento di politica monetaria continui a rimanere accomodante e come tempistica ed entità dei futuri aggiustamenti del range sui fed funds dipenderanno dall’evoluzione delle condizioni economiche, in relazione al duplice obiettivo di massimizzazione dell’occupazione e di stabilità dei prezzi, e di aspettarsi che gli incrementi saranno comunque graduali; conferma il mantenimento della politica di reinvestimento dei titoli in scadenza e il perseguimento di tale policy fino a quando la normalizzazione del livello dei fed funds non sarà in stato avanzato, favorendo in tale modo il permanere di condizione finanziarie accomodanti.

 

La Banca Centrale recepisce il rallentamento della crescita dell’attività economica nel primo trimestre dell’anno, verificatosi a fronte di consumi privati aumentati in misura solo modesta, definendolo di natura plausibilmente transitoria; rileva come il mercato del lavoro abbia comunque continuato a rafforzarsi, come sia progredita la dinamica degli investimenti aziendali e come permangano solide le condizioni a supporto della crescita dei consumi interni; osserva come l’inflazione si sia collocata di recente in prossimità del 2% obiettivo di lungo periodo, pur continuando a mantenersi al di sotto del target una volta depurata dalle componenti energetica e alimentare; evidenzia come le aspettative di inflazione implicite nelle misure di mercato siano rimaste basse mentre quelle desunte dai sondaggi stabili. In termini prospettici, il Comitato conferma di attendersi che, con aggiustamenti graduali nella stance di politica monetaria, l’economia si espanderà a tassi moderati, che le condizioni occupazionali si rafforzeranno ulteriormente e che l’inflazione si stabilizzerà intorno al 2% nel medio termine.

 

Wall Street ha terminato ieri con gli indici contrastati; il Dow Jones segna +0,04%, S&P500 -0,13%, Nasdaq -0,37%.

Avvio invece stabile questa mattina per l’euro  a 1,0920 sul dollaro, vicino alle quotazioni di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street.

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